Storia delle terre ceche

500 - 1306: L'impero della Grande Moravia e la dinastia dei Premyslidi
1310 - 1378: Giovanni di Lussemburgo e Carlo IV
1415 - 1526: L'Epoca Hussita e Giorgio da Poděbrady
1526 - 1790: Gli Asburgo fino a Giuseppe II
1790 - 1914: Dalla Rinascita Nazionale alla fine della I guerra mondiale
1918 - 1945: La Prima Repubblica e la II guerra mondiale
1945 - 1989: L'Epoca Comunista
1989 - oggi: Dalla Rivoluzione di Velluto ad oggi


L'Epoca Hussita e Giorgio da Poděbrady

Cappella di Betlemme

Il XV secolo fu contrassegnato dai conflitti tra i protestanti e la Chiesa Cattolica di Roma. All'inizio del secolo un movimento di riforma (reformace) fu iniziato e capeggiato da un sacerdote Jan Hus. Influenzato dai testi di John Wycliffe, Huss si scagliò contro la corruzione della Chiesa Cattolica. I suoi sermoni, nella Cappella di Betlemme a Praga, venivano tenuti in ceco in modo che anche la gente comune potesse capirli. L'ideologia di Hus non piacque alla Chiesa ed il sacerdote fu mandato al rogo nel 1415.

L'uccisione di Hus diede inizio ad un movimento di protesta da parte dei suoi seguaci, gli hussiti. Nel 1419 ebbe luogo la prima Defenestrazione di Praga quando gli hussiti gettarono sette consiglieri dalle finestre del municipio della Città Nuova. Le guerre hussite imperversarono per il paese dal 1420 al 1434 quando ebbe luogo l'ultima battaglia, la Battaglia di Lipany. Durante i conflitti numerose opere d'arte e di letteratura furono distrutte ed il Castello di Praga cadde in rovina. I conflitti cessarono con il raggiungimento di un accordo tra gli hussiti e la Chiesa Cattolica.

Dopo circa vent'anni senza un sovrano, nel 1458, gli hussiti elessero un protestante boemo, Giorgio da Poděbrady (Jiří z Poděbrad), a nuovo re del paese. Il "Re Hussita" Giorgio fu un altro sovrano molto amato nella storia ceca. Condusse una politica di pace e desiderava unificare l'intera Europa in un'unica pacifica nazione. Persino dopo la sua morte, durante il regno dei polacchi Vladislao e Ludovico Jagelloni, protestanti e cattolici continuarono a vivere in pace fianco a fianco.

  continuare>>